Il concetto rivoluzionario: l’intelligenza può essere insegnata e aumentata, fin dai primi anni di vita. Non è un’eredità immodificabile che ciascuno di noi si porta dietro per sempre, è un fenomeno dinamico che si può imparare.

Dal libro “Come insegnare l’intelligenza ai vostri bambini” ( Nessia Laniado)

” Fino a 20 anni fa, in alcuni casi mi davo per vinto. Davanti a gravi problemi genetici, pensavo di non poter fare nulla. Finché incontrai Vitalba. Veniva dall’Italia, aveva 12 anni. Non parlava e non prendeva alcuna iniziativa se la madre non la conduceva per mano. “Non posso fare niente per lei, “ammisi. La mamma ebbe uno scatto di ribellione. “No!” esclamò. “Professore, faccia qualcosa, perchè io non accetterò mai che Vitalba rimanga così. ”

La accolsi poco convinto, più che altro per accontentare la madre. Dopo un anno di lavoro, invece, la ragazza sapeva leggere, e scriveva scegliendo le lettere e componendole su una lavagna magnetica. Fu per me una sorta di schiaffo. Poi cominciai a farla lavorare con il computer. Faceva progressi, ma aveva sempre bisogno che la mamma la stimolasse, la facesse uscire dall’abulia. Un giorno chiesi a Vitalba “Come mai una bambina intelligente come te ha sempre bisogno della mamma per lavorare? ”

Dopo un pò di tempo, ricevetti come risposta una lettera. Diceva: ” Caro onorevole professore, se per tutta la vita lei fosse vissuto con gente che continuava a dirle che non è capace di far nulla, e sua madre fosse stata l’unica persona a credere in lei, allora anche lei, onorevole professore, avrebbe avuto bisogno della sua mamma”. Questo è stato il secondo schiaffo. Ho imparato la lezione della mamma di Vitalba: per trasformare una persona, bisogna credere nelle sue capacità. Allora, tutto diventa possibile.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *